il recente ripianamento totale delle perdite e l’aumento di capitale sociale versato la settimana scorsa (e che potrà essere sottoscritto dagli altri soci entro il prossimo 30 marzo) ha rimesso in “bonis” la Robur, garantendole quella necessaria stabilità e continuità aziendale. Ciò al fine di garantirne un futuro, con o senza Antonio Ponte alla guida.
Ciò è stato fatto per il bene della società, dei suoi dipendenti, di tutti i tifosi, e per rispetto dell’amministrazione cittadina che ha conferito a me l’onore e l’onere di portare avanti il nome della Robur, nel luglio 2014.
Mi preme innanzitutto precisare che le dimissioni dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale prima e/o contestualmente all’assemblea del 2 febbraio scorso, sono stati, per quanto importanti e significativi, atti – in alcuni casi programmati da tempo – da parte di persone alle quali va tutta la mia gratitudine per l’attività svolta nell’esercizio delle loro rispettive cariche.
Ora, e sino al 30 giugno prossimo, sono chiamato al compito di contribuire a rinsaldare in tempi rapidi l’organizzazione amministrativa e societaria, e soprattutto di gestire gli apporti economici appena immessi per consegnare, anche in una ottimizzazione delle risorse e riduzione dei costi, a chi verrà dopo di me una società sana ed efficiente. In tal senso sto lavorando nel coinvolgimento di nuove figure professionali all’interno della società, che mi auguro di comunicarvi a breve, che si occuperanno di tale ottimizzazione delle risorse.
Il futuro della Robur va però ben oltre il 30 giugno 2016, ed è necessario che la prossima stagione possa essere programmata facendo leva su un impegno economico e gestionale potenzialmente ancora più significativo. Come sapete, a tal fine, ho intavolato negli scorsi mesi varie trattative per la cessione della mia partecipazione nella Robur.
Ho piacere di comunicarvi che ho concordato in via preliminare con una società che fa capo alla Sig.ra Anna Durio un percorso per il suo ingresso nel controllo del capitale della Robur alla fine della stagione, e che porterà idealmente ad una mia contestuale uscita totale o parziale dall’azionariato. Ritengo che Anna Durio sia la persona giusta per dare alla Robur quella forza economica e imprenditoriale necessaria per consolidare quanto fatto finora e quanto sarà fatto fino a fine stagione; tra tutti i soggetti coinvolti, Anna è stata quella che maggiormente ha creduto nel progetto iniziato nel luglio 2014.
Il lavoro da fare nell’interesse della Robur fino a fine stagione, anche per facilitare il più possibile il futuro ingresso del potenziale nuovo socio di controllo e per programmare la prossima stagione, è tanto e sono parimenti necessari la cooperazione e il supporto di tutti in questa fase.
Chiedo quindi a voi tutti e agli organi di stampa in genere, senza naturalmente che questo incida sull’assoluto dovere di cronaca e libertà di informazione, di adottare una “tregua mediatica e di comunicazione” sulle vicende societarie, e di concentrare le proprie attenzioni sull’aspetto sportivo.
Per questo, anche se le polemiche e la curiosità sono per certi aspetti il sale della vita, e rimanendo sempre pronto ad accettare qualsiasi critica costruttiva e a ricevere aiuto da tutti per cercare di non ricommettere quegli errori – anche di comunicazione – che solo per passione posso aver commesso, da oggi chiedo a tutti, e a ciascuno con i differenti rispettivi ruoli e responsabilità, di riaffermare che la Robur è un bene comune di Siena, che oggi, domani e sempre va e andrà con i denti difeso e con forza protetto come 18º contrada di Siena, proprio con il fattivo contributo, anche comportamentale, da parte di ciascuno di noi a tutti i livelli.
Adesso, come tifosi amanti della Robur, concentriamoci sull’aspetto più importante in assoluto, quello sportivo. Il mister, i ragazzi e tutti i collaboratori, meritano il nostro più alto rispetto per la dedizione e la professionalità dimostrate anche nei momenti più difficili della stagione.
L’obiettivo per la squadra, il mister, e gli altri componenti del settore tecnico, resta quello di continuare a lavorare tutti i giorni con impegno e determinazione, così da concludere nella posizione di classifica più alta possibile il primo campionato di Lega Pro che comunque ancora ci vede vicini alla zona playoff.
Lasciamo che la squadra possa vivere con la testa solo al campo, una partita alla volta, per dare l’anima per vincere, con sportività e rispetto delle regole, tenendo in alto i colori della Robur, ed onorando la sua storica maglia.
Come a volte accade nel calcio, magari con la tranquillità, il lavoro e la concentrazione, tutto può comunque accadere.
Con la certezza che le persone, i presidenti, le proprietà e i soci passano, ma la Robur rimane e rimarrà sempre, a San Siro come a Grifo Cannara: concentriamoci tutti coesi ed uniti in questo periodo solo sulla squadra, sostenendola come sempre e più di sempre con calore e passione fin dalla prossima partita.
Ringrazio l’intera tifoseria che anche in questo periodo non ha mai interrotto il suo apporto in termini di presenze allo stadio e nelle trasferte, e di calore e passione sportiva, nella certezza che senza i suoi tifosi la Robur non esisterebbe.