Siena, 20 marzo 2016 – Non era facile rivitalizzare le speranze della Lupa Roma, formazione penultima in classifica ma che senza la forte penalizzazione del Savona sarebbe il fanalino di coda in solitaria del girone B della Lega Pro. Per questo Siena però, nessuna ‘impresa’, se così si può chiamare, è impossibile: il 3-0 finale va pure stretto ai padroni di casa che al Ricci di Aprilia dominano quello che resta della Robur, che evidentemente non era affatto ‘guarita’ dopo la vittoria di sette giorni fa contro il Pontedera. A parte un equilibrato primo quarto d’ora iniziale la gara è stata condotta sempre dai capitolini di mister Cucciari che dopo la mezzora sbloccano la gara grazie a Fofanà, lesto ad inserirsi alle spalle delle marmorea difesa del Siena. Il raddoppio arriva pochi minuti dopo grazie ad una clamorosa papera di Montipò che rinvia addosso a Cristiano spalancandogli la porta: 2-0 e gara in ghiaccio.
Nella ripresa la Robur di Biliotti (vice di Carboni che sostituiva il tecnico squalificato) va vicina a riaprire la gara con Ficagna, ma poi sparisce letteralmente dal campo, subendo anche il terzo gol con Tajarol nel finale. La stagione adesso è praticamente chiusa in anticipo, vista la distanza siderale dal quarto posto: i sentiti derby con Pisa e Arezzo (prossime due avversarie del Siena) però non potranno essere affrontanti con questo spirito.
LUPA ROMA (3-4-2-1) Anedda; Pasqualoni, Fabbro, Sfanò (32’st Losi); Daffara, Zappacosta, Volpi, Malaccari; Cristiano (28’st Ricci), Perrulli; Fofana (21’st Tajarol). A disposizione: Di Mario, Mileto, Caputo, Ferrari, Tulli, Leccese, Cianfriglia. Allenatore Cucciari
SIENA:(4-3-3) Montipò; Pellegrini, Ficagna, Paramatti, Masullo; Opilea, Minotti (36’st De Feo), Burrai (1’st Fella); Cedric (1’st Rozzi), Mastronunzio, Yamga. A disposizione: Bacci, Beye, Saba, Boron, Torelli, La Vista, Portanova. Allenatore Biliotti Arbitro: Guarino di Caltanissetta Reti: 29’ pt Fofanà, 34’ pt Cristiano, 41’st Tajarol. Ammoniti: Burrai, Daffara, Yamga, Minotti, Ficagna, Angoli: 5-1. Recuperi: 0 e 4. fonte : La Nazione