É ormai un caso la trattativa Ponte-Durio per la cessione della Robur Siena. Come previsto, anche la giornata di oggi è passata con un nulla di fatto: i conteggi contabili non sono ultimati, e la trattativa é nello stallo piú completo. L’irritazione della Durio é tangibile, tanto che é stata convocata oggi una accalorata conferenza stampa all’NH Hotel Excelsior, per spiegare la difficile situazione. La sensazione é che Ponte stia continuando nel suo gioco al rialzo, ritardando un affare fatto, con tutte le conseguenze tecniche e programmatiche del caso. Di mezzo anche i rapporti tesi fra l’imprenditore svizzero ed i soci minori, in particolare Pietro Mele, che, secondo alcuni rumors raccolti, Ponte sta cercando di liquidare con una cifra pari a 600.000 euro da racimolare nella “cresta” dell’affare Durio. Intralci, rivendicazioni, un caos insomma. La Durio si é cosí sfogata davanti a tifosi e giornalisti: “Io ho tutto l’interesse ad entrare, ho fatto la mia parte. Abbiamo firmato un accordo e la cifra esatta deve uscire. Se spuntano altri numeri é perché si vuol cambiare la matematica. Non tiro sul prezzo, non lo conosco. Mi sento a disagio, mi scapperebbero troppi vaffa… non vorrei si arrivasse al rischio di qualche penalizzazione. Se si vuole bene al Siena bisogna chiudere, per rispetto dei tifosi e della loro passione. Per partorire ci ho messo di meno!”. Duro insomma il monito della Presidentessa del Rapallo. Ora la palla passa a Ponte…