SIENA-VITERBESE 0-0
SIENA (3-4-3): Lanni; Mora (78′ Laverone), Terzi, Terigi (59′ Dumbravanu); Disanto, Bianchi, Bani (46′ Meli), Favalli; Paloschi, Ardemagni (65′ Cardoselli), Fabbro (78′ Guberti). A disposizione: Mataloni, Bastianello, Farcas, Guillaumier, Pezzella, Caccavallo, Guberti. Allenatore: Padalino.
VITERBESE (3-5-2): Fumagalli; D’Ambrosio, Ricci, Semenzato; Calcagni, Adopo (93′ Martinelli), Megelaitis, Mungo (87′ Iuliano), Urso; Volpicelli (69′ Murilo), Polidori (69′ Bianchimano). A disposizione: Bisogno, Polito, D’Uffizi, Pavlev, Marenco, Alberico, Maffei. Allenatore: Rossi (Punzi squalificato).
ARBITRO: Carrione di Castellammare di Stabia (Carrelli-Cravotta; IV uomo: Marra di Mantova).
SIENA. Dopo un primo tempo confuso e inconsistente da ambo le parti, è verso la fine della partita che il Siena cerca di concretizzare le azioni, avendo anche l’occasione di passare in vantaggio. Ma l’imprecisione in fase di conclusione vanifica i tentativi.
A fine partita Padalino ha analizzato così la gara: “È stata una partita in cui ha prevalso la stanchezza e la paura dopo due partite perse. Abbiamo provato a cambiare atteggiamento però è stata una partita in equilibrio, qualche pericolo è stato creato davanti alla porta della viterbese. Prevalendo paura e stanchezza fisica e mentale si vedono partite così. Io devo portare la sostanza e la squadra dev’essere pratica. É un campionato nato con difficoltà e ora dobbiamo fare il massimo. Tutti non possono fare tutte le partite, devo fare scelte sulle condizioni del momento dei giocatori. Una partita difficile in cui anche l’avversario era una squadra che deve far punti. Noi dobbiamo provare a fare meno sbagli possibili, perché non ci sono le condizioni fisiche e mentali per fare di più”.
La Viterbese parla attraverso il direttore sportivo Fernandez, che ringrazia giocatori e allenatore per l’impegno profuso nella partita. “Potevamo vincerla – dice Fernandez -. Sapevamo che era difficile, il Siena é una squadra difficile da affrontare ma siamo contenti per quello che stanno facendo i ragazzi. Non dobbiamo dimenticare che un mese fa eravamo ultimi in classifica”.
Il messaggio prima della gara
“Il calcio italiano unito scende in campo per la pace. La guerra non è la soluzione per risolvere i dissidi.
Il posticipo del calcio d’inizio delle gare in programma questo fine settimana rappresenta un segnale concreto di grande preoccupazione per la crisi in corso e di forte sensibilizzazione per promuovere il dialogo in Ucraina.
Il calcio non fa politica, ma reclama a gran voce la pace!”